I 6 BENEFICI MENTALI DELL’ARRAMPICATA CHE UN GENITORE DOVREBBE CONOSCERE

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Nella scelta dell’attività sportiva da far praticare al proprio figlio, ci sono due variabili particolarmente importanti da tenere in considerazione: le sue caratteristiche individuali e i benefici delle possibili attività. L’arrampicata, per la sua specificità, ha il vantaggio di apportare ben 6 benefici mentali.

– Diminuisce i livelli di ansia

Sappiamo che la testa fa la differenza e che l’ansia purtroppo può essere il principale freno nell’arrampicata sportiva. Temere di cadere, credere di non farcela ad affrontare un passaggio o sentirsi osservati, possono essere tutti segnali d’ansia.

Molti bambini, esattamente come gli adulti, soffrono di un disturbo d’ansia, ma oltre ai cosiddetti “blocchi mentali” manifestano più sintomi somatici, quali mal di pancia o mal di testa.

Le cause di un disturbo d’ansia risiedono nei fattori genetici, nel temperamento della persona e in fattori ambientali quali lo stile educativo: infatti un genitore ansioso tende a insegnare a preoccuparsi in modo eccessivo. Se l’ansia viene trascurata, tende a crescere perché avviene una generalizzazione dei presunti pericoli imminenti. Che si tratti di un disturbo d’ansia specifico come l’aracnofobia e l’acrofobia (paura dell’altezza), o che riguardi un disturbo d’ansia generalizzato, tutto nasce da un piccolo elemento che poi ne può accomunare altri fino a diventare un grande “blocco”.

Quando un bambino evita ciò che teme, rafforza la propria convinzione sul fatto che vi sia effettivamente qualcosa da cui fuggire, per questo motivo sarebbe invece più opportuno che si mettesse in gioco gradualmente al fine di imparare a gestire l’ansia.

Arrampicare permette al bambino, che non ha le capacità di ragionamento inferenziali di un adulto, di affrontare a livello pratico le sfide anziché evitarle.

La gestione di un pericolo è un’attività che richiede un grosso impegno mentale, richiede di vivere pienamente nel presente, e questo funge da distrazione verso la preoccupazione per un pericolo futuro, permettendo quindi d’imparare a tollerare la tensione mentale. Più specificatamente, gestire la paura di cadere, avere il coraggio di salire più in alto e stare tranquilli perché si è assicurati, sono tutti processi cognitivi che coincidono con la gestione dell’ansia e quindi permettono di migliorare la qualità di vita.

– Allena la concentrazione

La concentrazione è la capacità di prestare attenzione a determinati stimoli scartandone altri.

In un’epoca sempre più colma di input, vengono richiesti grandi sforzi alla mente affinché possa avvenire un adeguato adattamento all’ambiente in cui si vive.

Dalle grandi città ai piccolo paesi, sembra che ormai quasi nessuno sfugga a un abuso di internet e a un’iperconnessione con il mondo circostante a discapito delle attività che richiedono un certo livello di concentrazione sostenuta.

L’arrampicata, in particolare quella indoor, non consiste nell’arrivare in cima, ma nel come ci si arriva, affrontando sé stessi per arrivare alla meta. Questo sport richiede pianificazione e una costante concentrazione, ed è così che si può allenare tale abilità mentale per poi sfruttarla anche in altri campi come lo studio.

– Aumenta il senso di responsabilità

Essere responsabili significa saper valutare le possibili conseguenze, ossia i rischi, gestendoli al meglio. L’area cerebrale deputata alla percezione del rischio è l’ultima a svilupparsi, ed è difficile infatti che sia completamente formata prima dei 23 anni, motivo in più per potenziare tale abilità nella giovane età. Il nostro cervello è infatti plasmabile e si modifica grazie all’apprendimento di determinate capacità; tale caratteristica mentale è definita “plasticità cerebrale”. Quando si dice che i bambini sono come una spugna è proprio perché la loro plasticità cerebrale è nettamente maggiore rispetto a quella di un adulto.

Arrampicare implica l’apprendimento di regole precise: la sicurezza infatti viene prima di tutto, dopodiché si può anche sbagliare un appiglio a 30 metri di altezza in quanto il rischio viene annullato tramite una corretta gestione della situazione. Ci sono sport che sottendono regole che si possono tralasciare, ma questo non è il caso dell’arrampicata in cui ai neofiti viene insegnato a rispettare rigidamente le regole della disciplina sportiva.

– Accresce l’intelligenza sociale

Il costrutto d’intelligenza è molto complesso perché non esiste un unico tipo d’intelligenza.

All’intelligenza sociale viene attribuito un grande valore, infatti riguarda la capacità di stare in gruppo, di condividere norme e valori, d’interagire nel modo più adeguato e costruttivo grazie anche a buone abilità di comunicazione e di empatia, ossia la capacità ci comprendere e accettare i punti di vista altrui.

È possibile sviluppare l’intelligenza sociale con l’arrampicata più che con molti altri sport poiché permette d’imparare a fidarsi di chi fa sicura, a condividere emozioni intense e, inoltre, a rispettare scrupolosamente le norme.

– Migliora le capacità di problem-solving

Possiamo affermare che questa è un’ottima notizia considerando che la vita è piena di problemi! …quindi se volete fare un bel regalo ai vostri figli, fate sì che arrivino preparati ad affrontarli.

Il problem-solving consiste nella scoperta e nel dominio di situazioni problematiche che, in generale, possono sviluppare le potenzialità e le sue abilità decisionali, di valutazione e di giudizio obiettivo.

Arrampicare significa risolvere dei problemi e trovare le soluzioni ricorrendo alle proprie risorse e, di conseguenza, incrementandole.

– Accresce l’autostima

Aumentare l’autostima nei bambini non è solo importante per renderli più forti, ma soprattutto perché questa dote correla positivamente con un buon umore.

Arrampicare permette al bambino di sviluppare il proprio senso di autoefficacia, ossia di sentirsi abile in ciò che fa e di provare il piacere della riuscita.

“È più facile costruire bambini forti che riparare uomini distrutti.” (F. Douglass)

 

Dott.ssa Mariapia Ghedina – Psicologa